La lettura è’ un gesto sovversivo, oggi. Viviamo in un mondo social in cui siano bombardati da migliaia di informazioni di spessore interdentale, frasi spot e gente che sgomita per parlare del nulla. Una realtà egocentrica ma soprattutto nociva per la già minata capacità di approfondire e leggere la realtà. Ormai la nostra capacità critica e’ come una storia di Instagram, nasce e muore in pochissimo tempo. E si concentra sul vuoto.
Anni fa comparve il tempo di lettura degli articoli, che già segnalava il pericolo. Non leggo se e’ lungo. Rapido ergo sum, il Cartesio di questo millennio. Invece bisogna leggere. La lettura, quella vera, e’ un profondo atto di ribellione verso un mondo che ci vuole sempre più analfabeti funzionali.
Leggere è rivoluzione, in questi tempi di piattezza social e sociale. Facebook permetta ancora di scrivere riflessioni più elaborate, Instagram ha accorciato lunghezze ma anche profondità. Fateci caso, la parola sta diventando solo uno slogan, uno spot da inserire su immagini e auto celebrazioni. Dite no, è a date a comprare un bel libro.
Tempo di lettura? Ma chissenefrega.
( Francesca Pacini)