Il piacere che lo scrittore prova
è il piacere dei saggi.
Dal non silenzio nasce l’essere;
dal silenzio,
lo scrittore genera una canzone.
In un metro di seta vi è lo spazio infinito;
le parole sono un diluvio
da un piccolo angolo del cuore.
La rete dele immagini, lanciata, si allarga
sempre di più; il pensiero perlustra
sempre più a fondo.
Lo scrittore offre
la fragranza di fiori freschi,
un’abbondanza di germogli che sboccia.
Venti vivaci sollevano le metafore;
nuvole si alzano da una foresta di pennelli.
(Lu Ji, Soddisfazione)
Il poeta-soldato Lu-Ji, condottiero di eserciti ma amante delle parole, allievo di Confucio, regala versi bellissimi nel suo "L’arte della scrittura".
Un ponte verso la saggezza orientale, una strada piena di lumini accesi a segnalare il cammino di un’anima vibrante.
L’enigma dell’universo, la multiforme scoperta delle sensazioni più sottili, la soglia fra parola e respiro diventano ricerca viva, fonte di continua indagine.
Stamani mi sono svegliata con la voglia di attingere a uno di questi versi.