Quando la morte si avvicina qualcuno riesce a captarla.
Accade a Oscar, un gatto che vive nella Steere House di Providence, negli Stati Uniti. Nella clinica, medici e infermieri vivono questa straordinaria avventura.
Oscar è un micio tranquillo, discreto. Ma ha un talento particolare: sente l’arrivo della morte. Così salta sul letto di un malato, si accuccia accanto e comincia a fare le fusa. Dopo poco, il malato cessa di vivere.
Il caso ha ovviamente destato clamore ed è finito sul New England journal of medicine.
Ma perché stupirsi tanto? In fondo, i gatti sono sempre stati usati dai maghi e dalle streghe per le loro capacità percettive raffinatissime. Sembrerebbero capaci di vedere e sentire cose che a noi non sono concesse (avete mai visto un gatto fissare insistentemente il muro, a vuoto, per ore e con l’aria allerta? a me è capitato, e ho avuto la netta sensazione che…non fossimo soli).
Di sicuro Oscar è un sensitivo, al di là della folla di ipotesi e spiegazioni scientifiche (c’è chi sostiene che percepisca la variazione sottile del respiro che diventa diverso man mano che la morte si avvicina).
Il dato rimane: questo gatto sente in anticipo quando una vita sta per spegnersi, e diventa una sorta di bizzarro psicopompo che traghetta l’anima nell’aldilà, festeggiandone la dipartita. Sarebbe piaciuta, questa storia, agli Egizi, che seppellivano i loro gatti e ornavano le tombe con statue feline.
Comunque sia, Oscar è un gatto speciale. Certo, c’è da temere per il malato nel cui letto lui salta, ma in fondo non è poi male morire accompagnati da due occhi silenziosi e un delizioso ronfare.
Chissà che Oscar non veda il distacco dal corpo e, sornione, non visto, faccia "ciao ciao" con la sua zampetta.
Con buona pace di chi pensa che gli animali non abbiano un’anima…