Francesca Pacini
Leggere e scrivere fanno bene alla salute. E non hanno effetti collaterali.

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CIAO, DA DOVE CHIAMI?

 

 

Ricordate il mieloso, televisivo e domenicale "Ciao, da dove chiami?" pronunciato dalle labbrucce espanse di Mara Venier?

Beh, adesso tramite Google è possibile far sapere a chi vogliamo la nostra esatta posizione sul pianeta. Il nuovo servizio si chiama Latitude, e permette – tramite un cellulare o uno smartphone – di informare i nostri amici sul punto esatto nel quale ci troviamo. Non è un po’ troppo?

Insomma, Google gestisce le nostre email, le nostre ricerche, mostra la nostra abitazione sulle sue maps, ora conosce i nostri cellulari e sa pure dove ci troviamo???

A me pare un’esagerazione. Ci stiamo impigrendo. Consegniamo, preda dell’accirdia totale, tutta la nostra vita ai sistemi informatici, addormentando i nostri neuroni che finiranno imbalsamati. Insomma, abbiamo ancora la voce per comunicare la via esatta del ristorante in cui ci siamo dati  appuntamento, e comunque probabilmente il nostro amico avrà il suo "timoniere" satellitare, il navigatore che metterà in porto sicura la sua barca che avanza fra i flutti della metropoli.

Piano piano, Google sta diventando il nostro Grande Fratello. Anzi, il Grande Fardello che se apparentemente ci libera in realtà ci rende schiavi.

Io, da parte mia, preferisco che nessuno sappia dove mi trovo a meno che non sia io a comunicarlo direttamente, con la mia voce e la mia sintassi e il mio linguaggio ancora umano.

Non sarà che stiamo diventando delle mummie viventi?