Francesca Pacini
Leggere e scrivere fanno bene alla salute. E non hanno effetti collaterali.

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MAMMA HO PRESO L’AEREO

 

 

 

N.B. Avevo già scritto il post quando ho avuto notizia del disastro aereo delle Comore. Ho deciso, dopo averci pensato, di lasciarlo comunque. Perché la sincerità è meglio dell’ipocrisia. Toglierlo dopo averlo pubblicato sarebbe stato "falso", dato che era stato scritto senza conoscere questa tragedia. E perché io fra due giorni volerò comunque, e perché  come me ogni giorno migliaia di persone attraversano i cieli. E un po’ di ironia su alcuni aspetti un po’grotteschi forse ci aiuta a distendere un po’ i nostri timori. Perchè di fatto, volare è un rischio davvero. Lo sa bene chi, oggi, dopo il disastro aereo non ha più un futuro.

Finalmente qualche giorno di stacco. Vado in Sicilia. E prendo l’aereo. Ogni volta, come capita a molti, provo una leggera vertigine al pensiero di rimare bloccata lassù, per aria, con i finestrini sigillati. Nessuno va pazzo per gli aerei, siamo onesti. Ma è una paura che si vince, sopraffatta dal pensiero dei luoghi che visiteremo, delle persone vecchie  e nuove che incontreremo, della "vacanza della mente" in cui ci infileremo.

L’unica cosa che, ogni volta, mi urta, è il discorsetto inaugurale delle hostess (non prendo l’aereo da un po’, ma non credo sia cambiato).

Si piazzano lì, in mezzo al corridoio, con il loro sorriso che allaga la faccia e l’altezza…celestiale; iniziano a fare segnali da vigile mentre ti spiegano cosa fare nel caso l’aereo avesse problemi. E tu NON vuoi assoultamente che abbia problemi, l’aereo. E non vuoi neppure pensarci. Fai di tutto, prima della partenza, per ignorare il fatto che da lì a breve i tuoi piedini non toccheranno più nessun suolo, che per nessuna ragione potrai uscire o aprire un finestrino (a meno che tu non faccia come la mia vecchia insegnante di storia dell’arte, che durante il volo a New York, vinta dalla claustrofobia, chiese alla hostess di turno: "posso aprire il finestrino per fare entrare un po’ d’aria?" e alla - ovvia – risposta negativa lasciò che il panico dilagasse…preferiva farsi fare lo scalpo dall’aria, lei, piuttosto che sostenere il concetto di "finestrino sigillato"). Non scenderai e starai buono buono per tutto il viaggio, lungo o corto che sia. Cerchi di non pensare che i i palazzi tra poco saranno grandi come puntini neri su un ippopotamo, cerchi di evitare ogni richiamo a quella sospensione da terra quando loro, le hostess, ti sbattono in faccia non solo la concretezza del volo, ma addirittura la possibibilità di guasti, ammaramenti, atterragi di fortuna (o nessun atterraggio, se sei davvero sfigato).

Ladies and gentlemen please pay attention as we display the safety features and procedures of this aircraft in case of emergency. Even if you are a frequent flyer you should listen careully to the indication of the flight attendants.

Each seat in this aircraft has a safety-belt that must be fastened when the appropriate signals are on. Please notice how to fasten, fit, and unfasten the seat-belts. For you own safety, we suggest you to keep you seat-belt fastened anytime while seated.

During an emergency please remain in your seat with your seat-belt fastened and your seat in the up-right position.

In case of a drop in cabin pressure breathing masks will drop from the ceiling. Wear you mask and breathe normally. If someone needs help wearing the mask, remember to wear yours before helping others.

During an evacuation of the aircraft the walkway emergency lights will guide you to the emergency exits, which are located in the front, middle and rear part of the cabin. Please locate the exit colser to you, and notice it could be behind you.

In case of an emergency landing you will instructed to get into the "brace" position which is shown in the safety sheet you can find in front of you seat. You must get into the "brace" position if you hear the order "Brace, brace!".

In the unlikely case of an emergency landing in water, the life jacket is located under your seat. You must wear the life jacket as shown by the flight attendants, and inflate it only outside the aircraft. The life jacket will inflate automatically if you pull the strap you can find on your chest. If this doesn’t happen, you can find a rubber straw which can also be used to inflate the jacket. On the jacket you can find a torch and a whistle.

For any information about the safety issues of this airplane please check the safety card located in front of you seat and feel free to ask the flight attendants.

As we prepare for take-off, we ask you to check that your seat-belt is fastened, you table is up and locked, and you seat is in the up-right position.

We thank you for your attention and we wish you a pleasant flight!"

E se per caso sei fortunato e non sai l’inglese, ecco che ti becchi, subito dopo, la traduzione:
"Signore e signori cortesemente prestate attenzione alla dimostrazione delle caratteristiche e delle procedure di sicurezza di questo aeromobile. Anche se siete soliti volare frequentemente vi invitiamo ad ascoltare con attenzione lee indicazioni degli assistenti di volo.

Ogni posto di questo aeromobile è dotato di una cintura di sicurezza che deve essere indossata mentre l’apposito indicatore è acceso. Osservate come agganciare, regolare e sganciare le cinture di sicurezza. Per la vostra sicurezza, vi invitiamo a tenere le cinture allacciate per tutto il tempo in cui siete seduti.

Durante un’emergenza rimanete seduti ai vostri posti con la cintura di sicurezza allacciata ed il sedile in posizione verticale.

Nel caso di una depressurizzazione della cabina, le maschere ad ossigeno usciranno da appositi scomparti collocati nel soffito dell’aereo. Indossate la maschera e respirate normalmente. Se un altro passeggero necessita di aiuto per indossare la maschera, vi ricordiamo di indossare la vostra prima di aiutare altri.

Durante l’evacuazione dell’aeromobile alcune luci di emergenza mostreranno un sentiero luminoso che vi condurrà alle uscite di emergenza, che sono posizionate nella parte anteriore, centrale e posteriore dell’aeromobile. Identificate l’uscita a voi più vicina, e ricordate che potrebbe trovarsi dietro di voi.

Nel caso di un atterraggio di emergenza vi verrà indicato di assumere la posizione di sicurezza, che è mostrata nell’opuscolo che trovate di fronte al vostro sedile. Dovete assumere la posizione di sicurezza non appena udite il comando "Brace, brace!".

Nell’improbabile eventualità di un ammaraggio, potete trovare un giubbotto galleggiante sotto il vostro sedile. Il giubbotto va indossato come mostrato dagli assistenti di volo, e gonfiato solo all’esterno dell’aereo. Il giubbotto si gonfierà automaticamente tirando l’apposito nastro. Se questo non dovesse succedere, potete gonfiare il giubbotto utilizzando l’apposito tubo di gomma. Attaccati al giubbotto trovate anche una lampada di segnalazione ed un fischietto.

Ci stiamo preparando al decollo, pertanto vi invitiamo a controllare che la vostra cintura di sicurezza sia correttamente agganciata, che il tavolino sia sollevato e bloccato e che il vostro sedile sia in posizione verticale.

Per ulteriori informazioni circa la sicurezza a bordo di questo aeromobile vi invitiamo a leggere l’apposito opuscolo che trovate di fronte a voi, e vi ricordiamo di non esitare nel chiedere informazioni agli assistenti di volo.

Vi ringraziamo per l’attenzione e vi auguriamo un piacevole volo

Un volo piacevole se state zitte, per favore. Io a guardare quelle improbabili uscite di sicurezza mi sento male. Infatti ogni volta "fischietto" e guardo fuori dal finestrino, guardo le ultime valigie che vengono caricate, guardo l’ala dell’aereo, guardo il cielo…insomma guardo tutto ma non loro.

Le istruzioni sono preziose. Come dire: moriremo, sì, ma…"istruiti". Con il nostro bel manuale di viaggio.

Comunque, al di là del disagio iniziale, quando l’aereo decolla la sensazione è davvero incredibile: ti senti sospeso, galleggi in un vuoto in cui gli spazi esterni all’improvviso sembrano deformi: troppo piccoli, troppo lontani, troppo vicini…Troppo. Sempre un "troppo" di mezzo a falsare la sensazione della realtà, delle proporzioni ordinarie, delle fughe prospettiche.

Adoro quel momento, io. E’ un po’ come tornare bambini, quando andavamo in altalena e il vuoto ci dava quei piacevoli brividini sulla pancia che  non aveva farfalle ma interi gruppi di coleotteri.

Ecco, se le hostess tacessero supererei meglio quell’attimo di disagio che precede la meraviglia del volo.

Tanto, lo sappiamo una volta "lassù", c’è poco da fare.

C’è solo da godersi il volo e chiedere a quei sorrisoni una bella bibita. Magari gelata.