Sempre, all’alba, speriamo in un mondo nuovo. Una mia amica mi raccontava di come, all’alba, avesse luogo sulla spiaggia il raduno dei sogni, tutti lì a guardare il mare, aspettando di esistere.
Mi sembra un’immagine molto bella. La porto con me.
Io preferisco la luna e i suoi arcani stupori. Ma l’aurora ha il suo mistero e qui al mare, d’estate, il sole si alza sull’acqua dopo il suo viaggio notturno, dopo aver rincorso la luna e forse dormito altrove con lei, nello spazio dei miti e dei sogni.
E regala all’acqua un colore bellissimo. Un azzurro trasparente che sembra contenere tutti i luoghi del mondo, come in una palla magica, come nell’Aleph borgesiano.
Se i sogni davvero si radunano all’alba, sulla spiaggia, aspettando di esistere, allora è in quell’attimo che si apre il confine magico tra ogni mondo.