Francesca Pacini
Leggere e scrivere fanno bene alla salute. E non hanno effetti collaterali.

Visita anche: : Editoria e Scrittura  |  La stanza di Virginia  |  La mia Istanbul

ATTIVISMI

 

 

 

 

Ho finito sei cuscini a punto  e croce

Leggo Jane Austen e Kant,

sono arrivata al maiale con fagioli neri al corso avanzato

di Cucina Cinese.

Non devo lottare per trovare me stessa

Perché so già quel che voglio.

Voglio essere sana e intelligente e bella.

 

Imparo nuove vetrificazioni alla scuola di ceramica,

e suono nuovi accordi sulla chitarra,

a yoga comincio a impratichirmi con la posizione del loto,

non devo riflettere sulle priorità

perché so già quali sono:

essere sana, bella, e intelligente

e in aggiunta adorata.

 

Miglioro il servizio con un maestro di tennis

Faccio pratica nelle declinazioni greche,

e con la terapia dell’urlo primario tutte le mie frustrazioni

si sono dileguate.

Non ho bisogno di chiedere cosa sto cercando

Visto che so già cosa cerco

Essere bella, sana e intelligente.

E adorata

E soddisfatta.

E coraggiosa.

E colta.

E una splendida padrona di casa,

fantastica a letto,

e bilingue

atletica,

artistica…

Qualcuno mi può far smettere per favore?

 

(dal libro Distacchi di Judith Viorst)

 

 

La società moderna è amica del superfare. Un modo per fuggire da sè, riempendosi di attività frenetiche che ottundono eventuali questioni di coscienza o altre problematiche interne irrisolte.

Anticamente, l’ozio era una virtù. Oggi, invece, nella cultura del Produco Dunque Sono, anche le pause devono essere riempite.

Così diventiamo bravissimi in tutto tranne in una cosa: la capacità di stare fermi a contatto con noi stessi.

Invece di fare tremila cose, basterebbe farne una, e farla bene, trasformandola in strumento di meditazione.

Invece anche la meditazione, oggi, grazie ai guru palestrati diventa un fitness con presunzioni spirituali.

 

Insomma, siamo davvero lontani dalla capacità di stare fermi…semplicemente in compagnia di  noi stessi.  Perché scopriremmo il frastuono, ci accorgeremmo dell’attivismo frenetico della mente con le sue tarantelle smontate degli alibi di attività varie che ci impegnano coprendo i nostri rumori interiori. In realtà, dentro abbiamo un impianto Hi fi, e per non sentirlo spesso ci inventiamo mille cose da fare.  Se lo ascoltiamo, possiamo vedere il caos che in realtà abbiamo dentro. Poi magari a un certo punto arriva il silenzio…E come si fa?