Francesca Pacini
Leggere e scrivere fanno bene alla salute. E non hanno effetti collaterali.

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GLI UMORI DI UNA TERRA DOLENTE

 

 

Ci sono giorni in cui penso che questa terra forse non sarà più.

Accade spesso verso le soglie della primavera, quando nuova vita si affaccia alla vita.

E penso che mentre programmiamo le nostre vacanze, bravi bravi, tutti contenti, uno spicchio di ghiaccio si stacca per sempre. E penso che il sole irradia minacce. E che gli uccelli si smarriscono nelle loro sempre più fragili migrazioni.

Mi chiedo cosa possiamo e dobbiamo fare.

Poco, forse. O nulla.

Ma ciò che conta è l’averci provato.

Negli occhi piccini e golosi di vita del mio nipotino vedo riflessa una nuvola scura.

Vorrei soffiarla via, quella nuvola, vorrei essere vento e sgombrare il suo cielo acerbo, solcato da mille promesse, scortato dai giardini belli delle infanzie gloriose.

E mi chiedo quale infanzia, fra un secolo, sarà riservata ai figli dei figli.

Questa terra che muore si porta via un pezzetto di noi.

Ogni giorno.