Julian’s freedom is our freedom

Wikileaks, martedì 25 giugno 2024

 

 

 

 

Oggi appartiene alla gioia. Appartiene a una felicità sofferta, conquistata con le unghie, con i denti, e soprattutto con l’ostinazione di chi non molla perché crede nella verità, nella giustizia.

Oggi l’Occidente è un po’ meno marcio, come direbbe Odifreddi.

Finalmente è accaduto ciò per cui abbiamo lottato. Quando scrivo abbiamo non mi riferisco di certo ai miei colleghi giornalisti, che per anni hanno taciuto per non perdere le loro preziose scrivanie.

Da oggi, e per giorni, i media parleranno di Assange. Dove eravate, vigliacchi, tutti questi anni? Dove? Il vostro silenzio codardo è stato ignobile. La vittoria di Assange è solo sua, e di tutti quelli che hanno alzato la voce, hanno protestato, hanno raccolto firme. Non è certo la vostra, piccoli servi del Potere.

Ma oggi, oggi è il giorno della gioia. Perché c’è ancora la speranza di un mondo migliore. Assange è libero. Termina un incubo durato 1901 giorni. Termina una delle persecuzioni più ingiuste e violente per mettere a tacere il coraggio e la verità del giornalismo. Quello vero. Quello che oggi non esiste più.

Julian Assange è un gigante. Lo è sempre stato. E finalmente, finalmente potrà tornare a vivere.

Ci sarà il tempo delle riflessioni, adesso è finito il tempo dell’ansia, delle lacrime, della rabbia!

Guai, di nuovo, a quei giornalisti pavidi, ridicoli, che hanno taciuto. Siete ignobili.

Vi ricorderò, uno per uno. So chi ha parlato, e chi ha taciuto. Non dimenticherò.

Non dimenticheremo.

Onore invece ai giornalisti coraggiosi, e a tutti quei cittadini che nel mondo hanno capito che ci si può battere contro il Potere diventando una comunità. Facendo sentire una unica voce. Per questo il Potere manipola, per questo ha paura.

Sorrido.

Sono felice.

In un momento così tragico in cui il buio del mondo inghiotte ogni cosa, la Luce torna e si affaccia. Nin avranno la sua testa, non lo finiranno in un carcere statunitense.

Ha pagato un prezzo altissimo, Assange. Ma ha scritto la Storia. Ci ha insegnato il coraggio della  verità.

Sta a noi, a tutti noi, farne tesoro e non mollare. Non mollare mai.

Grazie di tutto. Sei stato un eroe. Un eroe prezioso in questo tempo codardo, pieno di nanetti, di silenzi, di connivenze, di bugie.

Grazie, per sempre.

 

Francesca Pacini